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Trevi è il secondo rione di Roma, l’origine del suo nome non è ancora sicura, tuttavia l’ipotesi più accreditata è che provenga dal latino trivium, che sta ad indicare la confluenza di tre vie nella piazzetta dei Crociferi, situata immediatamente a Nord Ovest della Fontana di Trevi. In età antica la zona era suddivisa tra una parte più alta (che faceva parte della Regione dell’Alta Semita), principèalmente residenziale, mentre la zona più pianeggiante, situata verso la Via Lata, caratterizzata dalla presenza di attività cittadine. Nel Medioevo il Rione vede sostanzialmente uno sviluppo nella parte più bassa, mentre la parte alta, difficile da servire dagli acquedotti ormai danneggiati, viene quasi del tutto abbandonata. L’unico acquedotto a non cessare mai completamente la sua attività è stato l’acquedotto Vergine, come dimostrano i resti di quell’area archologica definita “Città dell’Acqua”, situata in Vicolo del Puttarello sotto ad edifici successivi. Nella parte pianeggiante, il centro del Rione fu all’epoca rappresentato dall’importante Chiesa di San Marcello, su Via del Corso. Importante anche il ruolo della famiglia Colonna, che qui aveva (e ha tuttora) il proprio palazzo, che era fortificato all’epoca delle lotte baronali tra la fine del Medioevo e alfine del XV Secolo. Nel Rinascimento la parte alta torna ad essere al centro dell’attenzione, ed è qui che a partire dal 1583 i Papi iniziano a costruire e, man mano, a sviluppare, il Palazzo del Quirinale, trasformando radicalmente il Rione. Nel XVIII Secolo venne qui realizzata la Fontana di Trevi, in sostituzione di una precedente mostra dell’Acqua Vergine. Sarà in seguito al 1870, con l’annessione di Roma al Regno d’Italia, che il Rione subirà un’ulteriore cambiamento. I Piemontesi, basandosi su un abbandonato progetto Napoleonico di sviluppare intorno al Quirinale i vari edifici del potere, trasformano la zona collinare del Rione, caratterizzata da vigne e stradine, tracciando Via Venti Settembre lungo la quale vengono costruiti molti Ministeri. Viene inoltre tracciata Via del Tritone, attuale confine con il Rione Colonna, con conseguente sventramento di una piccola parte del Rione. Oggi il Rione Trevi dal punto di vista urbanistico non ha ricevuto ulteriori cambiamenti, ed è legato prevalentemente al suo principale monumento, la Fontana di Trevi. Dal punto di vista del tessuto sociale, invece, i cambiamenti non sono mancati: i negozi e gli esercizi più caratteristici hanno iniziato a venire sempre meno, soffocati da un commercio legato ai numerosissimi turisti presenti, che ha portato la sostituzione dei vecchi negozi con negozi di souvenir e bar-ristoranti dall’offerta indirizzata soprattutto ai turisti. Sono solo poche le strade che non sono state toccate da questi cambiamenti, e che riescono a conservare un fascino diverso dalle altre. Il turismo di massa nel rione è sviluppato soprattutto intorno alla Fontana di Trevi, dove spesso lanciano le monetine come vuole una radicata tradizione, e non manca qualcuno che cerchi di rimembrare Anita Ekberg e Marcello Mastroianni ne La Dolce Vita cercando di fare il bagno nella Fontana di Trevi, incorrendo però nei divieti e nella risposta delle forze dell’ordine. Nonostante ci siano solo tre strade principali che attraversano il quartiere, Trevi è ben collegato con tutta Roma: puoi comodamente arrivare a piedi in centro, a Villa Borghese ed anche alla stazione Termini. Il servizio di trasporto pubblico romano, l’ATAC, offre collegamenti con autobus e metro con il resto della città. CONFINI piazza Madonna di Loreto; vicolo San Bernardo; via Magnanapoli; via XXIV Maggio; via del Quirinale; via XX Settembre; piazza San Bernardo; via di Santa Susanna; via Leonida Bisolati; via di San Basilio; piazza Barberini; via del Tritone; via del Nazareno; via del Bufalo; via del Pozzetto; piazza San Claudio; via di Santa Maria in Via; via delle Muratte; via del Corso; piazza Venezia.


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