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Affrancazione e Vendita Immobiliare: tutto quello che c'è da sapere.

Scritto dalla Redazione Valutazione Casa Roma il 19-09-2023

Per AFFRANCAZIONE si intende il diritto potestativo dell'enfiteuta di acquistare la proprietà del fondo su cui insiste il suo diritto, mediante una dichiarazione unilaterale di volontà e il contestuale pagamento di una somma risultante dalla capitalizzazione del canone annuo sulla base dell'interesse legale (ex art. 971 c.c.).

Comprendendo la complessità dell'argomento procederemo per gradi.

Cos'è?
Affrancare vuol dire rendere disponibile l'acquisizione di un diritto di proprietà su un immobile costruito nell'ambito di progetti riguardanti l'edilizia residenziale a favore delle categorie sociali più fragili. Si intende la rimozione del vincolo relativo al prezzo massimo di cessione degli immobili realizzati in aree PEEP (piani per l'edilizia economica e popolare). Questi immobili sono costruiti dallo Stato, da enti pubblici territoriali o da aziende attraverso i piani di edilizia pubblica agevolata o di edilizia convenzionata.
In questi casi si ottiene la proprietà dell'immobile usufruendo di agevolazioni economiche. Si ha, quindi, una differenza tra il prezzo effettivamente corrisposto ed il prezzo di mercato e tale differenza è sostenuta dal Comune, dalla Regione o da specifici contributi.

Soggetti preposti all'affrancazione?
Sono autorizzati tutti coloro i quali sono in possesso o acquistano un immobile costruito in regime di edilizia popolare residenziale.

Come ci si comporta se si volesse vendere questa tipologia di immobile?
Quando si vorrà vendere un immobile acquistato in queste modalità si hanno due scelte: vendere l'immobile allo stesso prezzo agevolato applicando gli stessi benefici ricevuti precedentemente anche alla vendita successiva, oppure, vendere l'immobile all'effettivo prezzo di mercato procedendo con l'affrancazione del vincolo eliminando il tetto al prezzo di cessione.

L'affrancazione di un diritto privato di proprietà da un diritto pubblico di superficie può avvenire dietro pagamento di un corrispettivo pari al 50 per cento della quota millesimale corrispondente a ciascun alloggio.

Iter amministrativo di affrancazione:
Ciascun Comune ha un iter specifico, quello che vedremo qui è definito il linee generali.

Occorre, prima di tutto, presentare un'istanza all'ufficio competente allegando tutta la documentazione. Al termine dell'istruttoria il Comune – entro 90 giorni - notifica al richiedente l'ammontare del corrispettivo per l'affrancazione dell'immobile e liberarlo dal limite di prezzo di cessione massimo ed immetterlo sul libero mercato. La convenzione di rimozione del vincolo deve essere redatta in forma pubblica, quindi è necessario un atto pubblico del notaio o del segretario comunale e verrà poi trascritta dal Notaio al fine di poter rendere opponibile a terzi la rimozione del vincolo.

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